Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d’ansia in cui la mente è invasa da pensieri persistenti e incontrollabili, o in cui l’individuo è spinto irresistibilmente a ripetere di continuo certi atti. Ne conseguono un notevole disagio psicologico ed una rilevante interferenza con le attività quotidiane.
É più frequente tra le donne che tra gli uomini e di solito insorge agli inizi dell’età adulta, spesso in seguito a qualche evento stressante, come una gravidanza, il parto, un conflitto familiare o difficoltà sul lavoro. A volte, nel corso di un episodio depressivo le persone sviluppano un disturbo ossessivo-compulsivo, e nelle persone che presentano tale disturbo si riscontra spesso anche un significativo stato di depressione. Tale disturbo può risultare associato anche ad altri disturbi d’ansia, in particolare a quello di panico e alle fobie, e a vari disturbi di personalità.
Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini a carattere invasivo e ripetitivo, che si presentano non voluti alla mente e appaiono irrazionali e incontrollabili all’individuo che li esperisce. Le ossessioni più frequenti riguardano le paure di contaminazione, oppure le paure ipocondriache di disfunzioni fisiche. Possono presentarsi anche come una forma estrema di dubbio, indecisione e procrastinazione.
Una compulsione è un comportamento ripetitivo o un’azione mentale che la persona si sente costretta ad eseguire per ridurre il disagio causato dai pensieri ossessivi o per scongiurare il verificarsi di una calamità. Spesso un individuo, che ripete sempre la stessa azione, teme che se mancasse di eseguirla ne deriverebbero conseguenze terribili. Le compulsioni più comuni hanno a che fare con la pulizia o con l’ordine, raggiunti solo con complicati rituali che possono occupare ore, o persino la maggior parte della giornata. Alcune consistono nell’evitamento di determinati oggetti, altre includono pratiche protettive, alle quali il soggetto attribuisce un valore magico, ad esempio contare, pronunciare certi particolari numeri, toccare un talismano o una determinata parte del corpo; altre ancora prevedono un controllo continuo, come il ritornare indietro molte volte per verificare di avere eseguito un’azione puntualmente già compiuta (per esempio, controllare di aver spento la luce o il gas, di aver chiuso i rubinetti, di aver serrato bene le finestre o chiuso a chiave la porta). A volte le compulsioni inducono la persona ad eseguire una determinata azione con estrema lentezza.
Una compulsione è spesso vissuta dall’individuo come estranea alla sua personalità, e spesso il disturbo ossessivo-compulsivo interferisce negativamente sulla vita relazionale e familiare di chi ne soffre.