Sara Lazar e colleghi hanno utilizzato immagini cerebrali ad alta definizione, ottenute con la risonanza magnetica, ed hanno trovato che le aree cerebrali che controllano le funzioni dell’attenzione e i processi sensoriali e che vengono coinvolte dalla meditazione sono più spesse in modo statisticamente significativo in chi medita. Si tratta in particolare della corteccia prefrontale e dell’insula anteriore destra.