Nel disturbo post-traumatico da stress abbiamo una risposta estrema ad un fattore fortemente stressogeno: aumento notevole del livello d’ansia, evitamento degli stimoli associati al trauma e ottundimento della reattività emozionale. É causato da un evento traumatico che la persona ha vissuto direttamente, o a cui ha assistito, e che ha implicato morte, o minaccia di morte, gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri.
L’evento ha in questi casi creato paura intensa, orrore o senso di impotenza. L’evento in sè non è l’unica causa del disturbo, in quanto è il significato soggettivo dell’evento ad avere un’importanza cruciale.
Ci troviamo di fronte ad un disturbo acuto da stress quando il fattore di stress causa una menomazione significativa del funzionamento sociale o lavorativo. Il 60% circa delle persone si riprende da esso entro un mese dal suo esordio e non sviluppa un disturbo post-traumatico da stress.
Analizziamo ora i sintomi del disturbo post-traumatico da stress.
L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente dall’individuo e riaffiora in incubi notturni. Stimoli che rappresentano simbolicamente l’evento o gli anniversari di una determinata esperienza causano un intenso disagio psicologico.
Secondo alcune teorie tale disturbo viene attribuito all’incapacità di integrare l’evento traumatico in uno schema preesistente (le convinzioni generali che la persona aveva sul mondo).
Tale disturbo è caratterizzato da fluttuazione: la persona passa attraverso fasi alterne di ottundimento e di riaffioramento dell’esperienza traumatica.
Vengono evitati gli stimoli associati all’evento o vi è un’attenuazione della reattività generale. La persona cerca di non pensare al trauma, di cui a volte non ricorda aspetti importanti. Possono esservi un diminuito interesse per gli altri, un senso di distacco e di estraneità ed un’incapacità a provare emozioni positive.
Infine abbiamo sintomi di aumentata attivazione fisiologica: difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, difficoltà a concentrarsi, ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme.
Si associano spesso a questo disturbo problemi svariati: ansia, depressione, problemi di natura psicofisiologica connessi allo stress (dolori lombari, cefalea, disturbi gastrointestinali), rabbia, senso di colpa, abuso di sostanze, problemi coniugali e sul lavoro.
Anche i bambini possono soffrire di disturbo post-traumatico da stress, ma in genere lo manifestano in modo diverso dagli adulti. Sono frequenti disturbi del sonno, con incubi popolati da mostri, cambiamenti drastici nel comportamento, pensieri sulla possibilità di non diventare mai adulti e perdita di capacità acquisite, come la capacità di parlare ed il controllo degli sfinteri. Nella terapia va tenuto presente che i bambini piccoli hanno molte più difficoltà degli adulti a parlare di ciò che li turba.