Considerevoli ricerche supportano la relazione tra evitamento e depressione.
Ottenbreit e Dobson hanno distinto tra strategie di evitamento cognitivo (negazione, minimizzazione, o distrazione cognitiva) e strategie di evitamento comportamentale (fuga dalla situazione o impegno in attività alternative/distraenti), ed hanno scoperto che entrambe sono correlate con l’umore depresso. Anche la ruminazione mostra una chiara relazione con la depressione e può essere particolarmente rilevante per l’ansia mista alla depressione. Casi puri di depressione senza nessuna ansia in comorbilità sono relativamente rari, e l’insorgenza di problemi d’ansia spesso precede l’insorgenza della depressione.